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Periodo di riferimento 2021
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Capitolo 8 - Trasporti e Comunicazioni

Capitolo 8: TRASPORTI E COMUNICAZIONI

I veicoli circolanti

Il parco veicoli circolanti a Palermo è costituito da 565.644 mezzi, con un incremento rispetto al 2020 di 3.088 veicoli (+0,5%). Di questi, il 69,9% è costituito da autovetture, e il 22,4% da motocicli.

Le autovetture

Le immatricolazioni di nuove autovetture a Palermo, dopo il forte calo registrato nel 2020 (-25,8%), nel 2021 hanno fatto registrare un incremento, non sufficiente però a recuperare i livelli pre-pandemia: sono state immatricolate 9.510 auto, il 12,5% in più rispetto al 2020, ma ancora il 16,5% in meno rispetto al 2019. Il numero di autovetture immatricolate nel 2021 è decisamente più basso rispetto a quelle immatricolate dieci anni prima: rispetto al 2011 si registra infatti una diminuzione del 30,2%. E anche rispetto a cinque anni prima (rispetto cioè al 2016), il numero di auto immatricolate registra una diminuzione del 15,7%.

Negli ultimi 10 anni il numero di autovetture immatricolate si è fortemente ridimensionato. Nel decennio in esame, il numero più elevato di autovetture immatricolate si è registrato nel 2011 (13.634 autovetture), e a partire da quell’anno il numero di auto immatricolate è progressivamente diminuito fino a scendere sotto le 10 mila unità nel 2012, e toccando il minimo nel 2014 con 8.730 unità (cfr. grafico 8.1). Negli anni successivi, fino al 2019, il numero di auto immatricolate ha mostrato una tendenza alla stabilizzazione intorno a poco più di 11 mila vetture. Nel 2020, come già detto, l’emergenza sanitaria ha determinato un forte ridimensionamento delle immatricolazioni, e nel 2021 il recupero è stato solo parziale.

Grafico 8.1: Autovetture immatricolate a Palermo dal 2011 al 2021

8.1

Anche il mercato dell’usato ha risentito del lockdown. Dopo sei anni di crescita, nel 2020 i trasferimenti di proprietà di autovetture sono diminuiti dell’11.5%, mentre nel 2021 si è tornati ai livelli pre-pandemia, con un incremento del 10% rispetto all’anno prima.

Il numero complessivo di autoveicoli circolanti si è attestato nel 2021 a quota 395.644, con un incremento dello 0,2% rispetto al 2020.

Nei dieci anni compresi fra il 2011 e il 2021 il numero di auto circolanti a Palermo è aumentato di 4.656 unità (+1,2%).

Più in particolare, analizzando l’andamento del numero di auto circolanti nei dieci anni, si registra nella prima parte del decennio un leggero trend decrescente, che sembra essersi arrestato nel 2015, quando sono ricominciate ad aumentare le auto circolanti.

Il tasso di motorizzazione, pari al numero di autovetture circolanti ogni 100 abitanti, nell’ultimo anno è aumentato, passando da 61,90 a 62,72 autovetture per 100 abitanti, per effetto sia dell’aumento del numero delle vetture circolanti che della diminuzione della popolazione residente.

Nell’arco dei dieci anni in esame, il tasso di motorizzazione è partito da 59,53 auto per 100 abitanti nel 2011. Nel 2014 il tasso di motorizzazione è sceso a 56,16 auto per 100 abitanti, mentre negli ultimi anni è progressivamente risalito fino a raggiungere l'attuale livello di 62,72 auto per 100 abitanti.

Grafico 8.2: Tasso di motorizzazione (autovetture circolanti per 100 abitanti) a Palermo dal 2011 al 2021

8.2

Con riferimento alle normative europee antinquinamento[1], il 20,6% delle autovetture circolanti, pari a 81.467 auto, è conforme alla direttiva Euro 6; il 14,6% delle autovetture circolanti, pari a 57.719 auto, è conforme alla direttiva Euro 5; il 27,8%, pari a 109.976 auto, è conforme alla direttiva Euro 4; il 12,7%, pari a 50.430 auto, è conforme alla direttiva Euro 3; l’8,9%, pari a 35.406 auto, è conforme alla direttiva Euro 2; il 2,8%, pari a 11.114 auto, è conforme alla direttiva Euro 1; e infine il 12,3%, pari a 48.708 auto, è stato immatricolato prima dell’entrata in vigore delle direttive europee antinquinamento.

Grafico 8.3: Autovetture circolanti per direttiva europea antinquinamento

8.3

I motocicli

Le immatricolazioni di motocicli, che a differenza delle auto nel 2020 non avevano risentito dell’effetto lockdown (+3,6%), nel 2021 hanno fatto registrare un’ulteriore – consistente crescita: sono stati immatricolati 4.556 motocicli, con un incremento del 24,9% rispetto al 2020. Nonostante gli incrementi degli ultimi anni, rispetto al 2011 si registra ancora una diminuzione del 5,9%. Nel confronto con il 2016 si registra invece un incremento del 39,9%.

Nei 10 anni compresi fra il 2011 e il 2021, il numero di motocicli immatricolati, partito da valori molto elevati (4.842 immatricolazioni), ha fatto registrare un progressivo e consistente ridimensionamento del numero di immatricolazioni. Nel 2013 si è registrato il valore più basso del decennio: 2.264 immatricolazioni. Negli anni successivi si è registrata un’inversione di tendenza, che ha portato i motocicli immatricolati nel 2016 nuovamente sopra quota 3.000 e nel 2021 quasi allo stesso livello del 2011: i motocicli immatricolati nel 2021 sono pari al 94,1% di quelli immatricolati nel 2011.

Anche il mercato dell’usato nel 2021 ha fatto registrare un segnale negativo: i trasferimenti di proprietà di motocicli sono aumentati del 13,6%.

Grafico 8.4: Motocicli immatricolati a Palermo dal 2011 al 2021

8.4

Nei dieci anni in esame, il numero di motocicli circolanti è aumentato del 3,5%: nel 2011 circolavano infatti 122.498 motocicli, 4.304 in meno rispetto al 2021.

L’andamento dei motocicli circolanti dal 2011 al 2021 mostra un rallentamento fra il 2012 e il 2014 e un successivo trend crescente negli anni successivi.

Grafico 8.5: Motocicli circolanti per 100 abitanti a Palermo dal 2011 al 2021

8.5

Il tasso di motorizzazione riferito ai motocicli nel 2021 è cresciuto rispetto all’anno precedente, passando da 19,58 a 20,10 motocicli ogni 100 abitanti.

Estendendo l’analisi al decennio 2011-2021, il tasso, partito da 18,65 motocicli per 100 abitanti nel 2011, negli anni successivi ha oscillato intorno a tale valore fino al 2014. A partire da quell’anno il tasso ha mostrato un trend leggermente crescente.

Il porto di Palermo

Il porto di Palermo, nel 2021, ha registrato l’arrivo di 4.514 navi, 819 in più rispetto al 2020 (+22,2%).

Le merci sbarcate sono aumentate rispetto al 2020 del 10,4%, mentre quelle imbarcate sono diminuite del 2,7%.

I numeri relativi ai passeggeri, sia dei traghetti che delle crociere, dopo il forte calo registrato nel 2020 a causa prolungato periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria e più in generale dei provvedimenti governativi di limitazione degli spostamenti, nel 2021 sono sensibilmente aumentati.

I passeggeri dei traghetti sono aumentati del 40,0% in termini di sbarchi, e del 33,7% in termini di imbarchi.

Ancora maggiore la ripresa del traffico crocieristico: sono aumentati del 53,6% gli sbarchi e del 67,3% gli imbarchi.

L’aeroporto di Palermo

Come per l’attività portuale, anche l’attività aeroportuale nel 2021 ha mostrato forti segnali di ripresa dopo il prolungato periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria e più in generale dei provvedimenti governativi di limitazione degli spostamenti, pur rimanendo ancora lontano dai valori pre-pandemia.

L’attività dell’aeroporto Falcone-Borsellino nel corso del 2021 ha fatto registrare un incremento del 47,2% del numero dei voli rispetto all’anno precedente: da 25.445 a 37.453.

Ancora maggiore la crescita del numero dei passeggeri, passati da 2.668.042 a 4.558.153 (+69,6%).

Gli incidenti stradali

Nel 2021 si sono verificati 1.607 incidenti stradali, con un aumento del 18,3% rispetto al 2020[2], sono morte 19 persone stesso valore dell’anno precedente) e sono rimaste ferite 2.051 persone (+18,6%).

Allargando l’analisi al decennio 2011-2021, il dato dell’ultimo anno (non considerando il 2020) accentua il trend decrescente del numero di incidenti stradali e del numero di feriti. Dal 2011 al 2021 il numero degli incidenti è diminuito del 37,8% e quello dei feriti del 43,2%.

Più contrastato l’andamento del numero dei decessi, che manifesta forti oscillazioni dovute al (fortunatamente) basso numero di eventi luttuosi. Nel 2011 il numero dei morti ha fatto registrare il valore più elevato del decennio (33 decessi), mentre negli anni successivi si è registrata una consistente diminuzione, che ha portato nel 2012 e nel 2015 il numero dei decessi a 18, il valore più basso di tutto il decennio. Negli anni successivi, il numero dei decessi ha fatto registrare variazioni di segno contrapposto, con una leggera tendenza al rialzo. Dal 2011 al 2021 il numero dei morti è comunque sensibilmente diminuito (-42,4%).

È da rilevare l’elevato numero di pedoni fra le vittime della strada: nel 2021 sono deceduti 4 pedoni, pari al 21,1% del totale dei decessi per incidenti stradali, e sono rimati feriti 221, pari al 10,8% del totale dei feriti.

Grafico 8.6: Incidenti stradali, feriti e morti dal 2011 al 2021

8.6

Il mese con il maggior numero di incidenti stradali è stato luglio, con 160 incidenti, mentre il mese con il minor numero di incidenti stradali è stato gennaio, con 89 incidenti (cfr. graf. 8.7).

Grafico 8.7: Distribuzione degli incidenti stradali secondo i mesi dell’anno

8.7

Il giorno della settimana con il maggior numero di incidenti stradali è il venerdì, con 274 incidenti, seguito dal lunedì con 260. I giorni della settimana con il minor numero di incidenti stradali sono invece il sabato e la domenica, con 183 e 160 incidenti (cfr. graf. 8.8).

Grafico 8.8: Distribuzione degli incidenti stradali secondo i giorni della settimana

8.8

Con riferimento alle ore del giorno, il maggior numero di incidenti stradali (118) si è verificato fra le 14.00 e le 15.00. Più in generale, il 76,4% degli incidenti si sono verificati fra le 8.00 e le 21.00 (cfr. graff. 8.9 e 8.10).

Infine, concentrando l’attenzione sulle ore notturne (da mezzanotte alle 6 del mattino), il maggior numero di incidenti si è verificato di sabato (venerdì notte) e domenica (sabato notte), diretta conseguenza dell’abitudine a far tardi nei fine settimana.

Grafico 8.9: Distribuzione degli incidenti stradali secondo le ore del giorno

8.9

Grafico 8.10: Distribuzione dei morti e feriti in incidenti stradali secondo le ore del giorno

8.10


[1] pre-Euro 1 o Euro 0: indica i veicoli "non catalizzati" a benzina e i veicoli "non ecodiesel";

Euro 1: ha introdotto l’obbligo per la casa costruttrice di montare la marmitta catalitica e di usare l’alimentazione a iniezione. E' entrata in vigore nel 1993.

Euro 2: normativa che ha richiesto modifiche anche sui diesel, è in vigore dal 1996.

Euro 3: in vigore dal 2000, relativa all'ulteriore diminuzione delle emissioni, è obbligatoria per gli autoveicoli fabbricati dopo il 1 gennaio 2001. Alcune auto potrebbero essere state immatricolate nel 2001 ma fabbricate nel 2000 e quindi prive di EURO 3; alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono dei veicoli immatricolati prima del 2001 che rispettano l'EURO 3.

Euro 4: in vigore dal 1° gennaio 2006. Alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono molti veicoli immatricolati prima del 2006 che rispettano l'EURO 4.

Euro 5: in vigore dal 1° settembre 2009. A partire dal mese di luglio 2008 le Case automobilistiche potevano omologare ed immatricolare automobili sia Euro 4 che Euro 5. A partire dal mese di settembre 2009 si potevano omologare solo automobili Euro 5, mentre si potevano continuare ad immatricolare sia automobili Euro 4 che Euro 5. A partire dal mese di gennaio 2011 si potranno omologare ed immatricolare solo automobili Euro 5.

Euro 6: in vigore dal 1º settembre 2014 per le omologazioni di nuovi modelli mentre diventerà obbligatoria dal 1º gennaio 2016 per tutte le vetture immatricolate. Le prime autovetture Euro 6 sono entrate nei listini a partire dal 2011.

[2] I dati del 2020 risentono degli effetti del prolungato periodo di lockdown e delle successive limitazioni agli spostamenti

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