Dichiarazione Consigliere Francesco Miceli - Incontro pubblico dal titolo “Serve davvero la Pedemontana?”
Ieri, soggetti istituzionali, cittadini, docenti universitari e rappresentanti di formazioni sociali hanno partecipato ad un incontro pubblico presso il Migrateatro all'ex Caserma Falletta dal titolo “Serve davvero la Pedemontana?”.
All'incontro, coordinato da Franco Miceli e Ramon La Torre, hanno preso parte attiva rappresentanti del wwf, del circolo Mesogeo di Legambiente, del Forum dell'Oreto, della CGIL FILLEA, e dei gruppi consiliari Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra e del Movimento 5 Stelle, il consigliere indipendente Massimo Giaconia, la parlamentare regionale Valentina Chinnici e rappresentanti di Rifondazione Comunista ma anche cittadini.
Gli interventi hanno raccontato e spiegato il progetto della Pedemontana redatto dall'ANAS, sottolineando che il costo dell’opera è compreso dai 2.738.819.887,80 di euro relativi “all’Alternativa 3”, ai 3.031.271.555,17 “dell’Alternativa 1”, ed evidenziando quali implicazioni ha per la città costruita e per quei terreni ancora liberi, quali guasti potrebbe portare alle riserve idriche che dissetano l'area metropolitana di Palermo.
Il progetto è stato analizzato anche in rapporto a quello che dovrebbe essere uno sviluppo altro della mobilità nell'area metropolitana palermitana, che vedrebbe in un piano integrato della mobilità e quindi nel trasporto pubblico di massa, la migliore via verso quelle che sono le politiche di decarbonizzazione e mitigazione dei cambiamenti climatici.
Diversi interventi hanno infatti ribadito che il Comune di Palermo a tutela della viabilità, sostenibilità e vivibilità debba attuare la progressiva riduzione del trasporto privato, garantendo il diritto alla mobilità attraverso i servizi offerti dal Sistema Integrato del Trasporto Pubblico di Massa nelle sue attuali articolazioni e in corso di progressiva attuazione: Passante ferroviario, Chiusura anello ferroviario, Completamento linee tram, Metropolitana leggera, Parcheggi interscambio, Espansione significativa dei servizi di AMAT nell’hinterland palermitano e Completamento della “Circonvallazione di Palermo”.
Inoltre, è stato rilevato dai soggetti istituzionali come il Consiglio comunale non sia stato minimamente coinvolto nel procedimento, e inoltre, come l’amministrazione attiva non abbia sentito la necessità istituzionale - a tutela della Comunità - di pronunciarsi sulle interferenze presenti nel tracciato della “Pedemontana” con il Piano di Assetto Idrogeologico, sulla coerenza dell’Opera con il sistema di “mobilità” nella sua dimensione comunale e metropolitana, e sulla sostenibilità con particolare riferimento al “Piano Ambientale per l’Energia Sostenibile e il Clima” (PAESC) del Comune di Palermo e al “Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile della Città di Palermo”.
Unanime è stato il dissenso verso un'opera che sembra rappresentare modalità di intervento tipiche di quell'era che è causa dei guasti ambientali, infrastrutturali e sociali con cui facciamo i conti oggi.
Il dibattito si è concluso con una consapevolezza condivisa da tutti: è necessario dare continuità all’incontro sviluppando un processo che costruisca un luogo immateriale permanente di scambio di informazioni e saperi, dove soggetti istituzionali, liberi professionisti, cittadini, docenti universitari e rappresentanti di formazioni sociali come sindacati associazioni di scopo e partiti si incontrano per tradurre e comprendere gli strumenti che determinano le grandi e piccole trasformazioni e per elaborare indirizzi, azioni e pratiche politiche capaci di trovare attuazione nel livello istituzionale.