Dichiarazione congiunta - Assestamento di bilancio e Piano Triennale delle Opere Pubbliche: manovre opache e decisioni prepotenti
Assestamento di bilancio e Piano Triennale delle Opere Pubbliche: manovre opache e decisioni prepotenti. Nessuna visione strategica dell’amministrazione o scelte di singoli consiglieri a cui Lagalla non sa dire di no?
“Ieri, in Consiglio Comunale, si è consumata l’ennesima prova della gestione opaca e autoritaria di questa maggioranza. L’assestamento di bilancio e il Piano Triennale delle Opere Pubbliche evidenziano ancora una volta la mancanza di trasparenza e di una visione strategica per Palermo.
Ci siamo trovati costretti a denunciare, per l’ennesima volta, l’assenza di spazio per i dovuti approfondimenti e risposte ai tanti dubbi su interventi cruciali per la città. Il bilancio comunale e la programmazione dei finanziamenti vengono trattati come un bancomat per la spesa corrente, mentre settori vitali per Palermo – come la gestione dei rifiuti, la scuola e le infrastrutture – continuano a essere ignorati o mal gestiti. E questo approccio approssimativo e privo di trasparenza avrà un costo altissimo per la città.
La gestione della ricapitalizzazione di RAP, con un iter già in condizioni critiche, è emblematica della superficialità con cui questa amministrazione affronta il problema ed è per noi molto preoccupante.
Come anche gli interventi sugli impianti di trattamento della differenziata che continuano a essere bloccati, probabilmente perché confliggono con l’idea di gestione dei rifiuti di Schifani che pensa ai termovalorizzatori invece che a differenziare, come vorrebbero l’Europa e la stessa città.
Lo “scippo” a Marinella e il mancato confronto sul CIS emblema di promesse disattese e passerelle vuote: il caso del quartiere Marinella, visitato un anno fa dal sindaco Lagalla senza alcun seguito concreto, ne è l’ennesima dimostrazione. A questo si aggiunge la totale assenza di partecipazione e confronto sul Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), interventi strategici per il futuro della città che richiederebbero il coinvolgimento attivo anche e non solo del Consiglio Comunale.
Anche il tema delle scuole è drammaticamente ignorato. La mancata previsione dei due poli scolastici per le periferie nord e sud della città è una ferita aperta, che perpetua il vergognoso spreco di denaro pubblico con fitti passivi per 4 milioni di euro all’anno e lascia gli studenti e le studentesse in spazi inadeguati.
Ma il fatto più grave è accaduto a fine seduta: alle 4 del mattino, sotto pressioni politiche, è stato forzato l’inserimento, con un emendamento, di un intervento non previsto nel piano triennale, con un progetto sul c.d. “Tappo di Via Funaioli” redatto in pochi minuti. Un atto che rappresenta un precedente pericolosissimo.
Palermo non può più tollerare una gestione tanto approssimativa, né il continuo sacrificio degli interessi collettivi sull’altare del consenso politico di singoli consiglieri e singole consigliere cui Lagalla - e, stavolta, anche la burocrazia - non sa dire di no.
Continueremo a pretendere trasparenza, confronto e un’azione concreta per il rilancio della città. La posta in gioco è troppo alta, ma l’amministrazione Lagalla sembra concentrata su altro”.
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.