Sciopero dei lavoratori dell’Amat. Dichiarazione consigliere Giaconia
«Esprimo la piena solidarietà ai lavoratori dell’Amat che, nonostante le innumerevoli difficoltà - dalla carenza di personale, ai guasti delle vetture, fino alle aggressioni subite - continuano a garantire un servizio essenziale per la città.
La loro richiesta di maggiore chiarezza e sicurezza sul futuro dei servizi pubblici è assolutamente legittima e dimostra quanto sia ormai insostenibile l’incertezza creata dalla mancata azione dell’amministrazione comunale e della governance aziendale di Amat.
Nonostante l’urgenza del momento e le scadenze ormai stringenti dettate dal Piano di Riequilibrio del Comune, ad oggi non sono stati ancora prodotti gli atti amministrativi necessari per sottoporre al Consiglio comunale la proposta di rinnovo del contratto di servizio della partecipata.
Questo stallo rischia di aggravare ulteriormente le già note difficoltà con cui fa i conti ogni giorno l’azienda, ponendo un peso ulteriore non solo sui lavoratori, ma anche sui cittadini e le cittadine di Palermo, che continuano a subire disservizi in uno dei settori pubblici più importanti per la qualità della vita urbana.
Siamo a metà novembre e il tempo stringe: entro il 31 dicembre, come imposto dal Piano di Riequilibrio, il Consiglio comunale dovrà approvare il nuovo contratto di servizio e prima di farlo deve conoscere il nuovo Piano industriale.Quest’ultimo, tra l’altro, non è stato ancora sottoposto né al Consiglio comunale né alla Terza Commissione consiliare “Società Partecipate”, nonostante le ripetute richieste avanzate al presidente dell’AMAT.
Senza questi passaggi, le conseguenze per i servizi e per la stabilità dell’azienda potrebbero essere notevoli.
Invitiamo, pertanto, l’amministrazione comunale e la governance di AMAT a cessare ogni ulteriore ritardo e a procedere con gli atti necessari, affinché il Consiglio comunale possa esprimersi e approvare il contratto di servizio e il piano industriale nei tempi previsti.
L’opposizione, come sempre, è pronta a fare la sua parte nell’interesse della collettività e dei lavoratori, ma non accetterà di assistere in silenzio a una gestione che mette a rischio servizi pubblici essenziali e la dignità dei lavoratori».
Lo dichiara Massimo Giaconia, capogruppo del gruppo Misto e vicepresidente della Terza Commissione consiliare "Società Partecipate".