Amat. Dichiarazione di Concetta Amella (M5S)

Notizie (data pubblicazione 10 Ottobre 2024)
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"Non si comprendono le logiche attendiste del CDA dell’Amat. I sindacati attendevano oggi l’approvazione del piano industriale della partecipata, ma per la terza volta si è registrato un nulla di fatto.

Il presidente Mistretta ha giustificato il rinvio con la necessità di rivedere alcuni dettagli, promettendo però di sostenerli  nella battaglia per i buoni pasto e il contratto full-time degli ausiliari, dopo averli già presi in giro con l’accordo di massima del 4 giugno, poi respinto dall’amministrazione.

Questo rinvio, oltre a essere ai limiti della legittimità e incomprensibile, è costato già 65.000 euro, e il CDA avrebbe dovuto approvare il piano industriale entro il 30 settembre 2023, come stabilito nell’Accordo Conciliativo del 27 giugno e nella “direttiva vincolante” dell’11 agosto 2023. Senza un piano industriale, che Mistretta sembra confondere con un atto ispettivo o un’interrogazione presentata legittimamente da un consigliere comunale, al quale anche in questo caso si è sottratto, disattendendo il proprio ruolo, non è possibile definire i servizi dell’azienda, ne’ redigere o sottoscrivere un nuovo contratto di servizio, che in ogni caso si sarebbe dovuto approvare già entro il 31 marzo 2024.

Chiediamo quindi al presidente Giulio Tantillo di convocare d’urgenza in Consiglio il presidente Mistretta per spiegare ai cittadini di Palermo le ragioni per le quali, nonostante i fondi già spesi e le risorse umane impiegate, il CDA non abbia ancora approvato un piano industriale, dal quale dipende il rilancio di Amat, i cui servizi sono ancora ben lontani dagli standard minimi che inchiodano la città agli ultimi posti di tutte le classifiche sulla qualità della vita.

Lo dichiara la consigliera Concetta Amella, componente aziende partecipate ed ambiente.

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