Amap. Dichiarazione di Mariangela Di Gangi (PD)

“A tre mesi esatti dalla tragica morte dei cinque operai edili a Casteldaccia, ancora nessuna risposta è stata fornita su se e cosa si stia facendo per prevenire future tragedie simili. Nei giorni immediatamente successivi alla strage, infatti, ho chiesto un accesso agli atti ad AMAP, nella persona dal suo amministratore unico Alessandro Di Martino, ad oggi inevasa. 

In particolare ho chiesto una serie di informazioni sulle modalità di controllo e sulla tipologia di contratti applicati da Amap, per poter verificare la filiera di appalti e subappalti e le tutele esistenti. 

La richiesta, sebbene spetti agli inquirenti stabilire le responsabilità, non era utile solo ad ottenere chiarezza su una vicenda su cui permangono ombre, ma anche per evidenziare il pericolo rappresentato dal sistema di appalti e subappalti, spesso caratterizzato da ribassi sui costi della sicurezza, urgenze per rispettare scadenze o mancanza di adeguata formazione. Dal giorno della mia richiesta sono passati quasi tre mesi senza alcuna risposta e il fatto che la catena degli appalti a cascata possa continuare indisturbata, anche dopo il cordoglio collettivo, non dovrebbe far dormire la notte AMAP, l’amministrazione comunale e nessuno e nessuna di noi. 

Trovo grave quindi l’ennesima mancanza di riscontro da parte di AMAP e mi chiedo se questo silenzio sia dovuto a semplice negligenza o se ci sia invece qualcosa da nascondere, credendo fermamente che l’amministrazione comunale e ogni sua partecipata debbano prendere misure concrete e sistemiche per porre fine alla strage sui posti di lavoro. 

Le morti sul lavoro non si sono infatti mai fermate nei mesi successivi alla tragedia e altre vite sono state spezzate. Non abbiamo bisogno di ulteriori parole o di commozione e comunicati stampa di circostanza. Servono fatti concreti e immediati, tenendo sempre alta l’attenzione”.

Lo ha detto, la consigliera comunale del PD, Mariangela Di Gangi