Bocciatura adesione del Consiglio comunale al Palermo Pride. Dichiarazione Di Gangi, Giaconia e Mangano
«Sulla vicenda del voto del Consiglio comunale sull'adesione al Pride, per evitare equivoci, è opportuno fare alcune precisazioni.
Dallo scorso 23 giugno tutta l’opposizione si è opposta con forza a ogni ordine del giorno che non fosse strettamente attinente alla delibera in discussione, fin quando la maggioranza non ha forzato la mano imponendone uno, come è accaduto nella scorsa seduta con l’odg sulla privatizzazione di Poste Italiane.
Questo è avvenuto perché non abbiamo mai dimenticato la censura subita in quella data, quando un ordine del giorno, avente ad oggetto il riconoscimento dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, non fu ammesso al voto per timore che potesse essere approvato e tutta l’opposizione abbandonó l’aula in segno di protesta.
Le storie politiche e personali di ciascuno e ciascuna di noi parlano chiaro ed è fuori di dubbio che non saremo mai noi a strumentalizzare questioni così importanti. Ma non saremo certo nemmeno noi a evitare che le grandi contraddizioni di una maggioranza tenuta assieme solo da giochi di potere emergano con forza in ogni occasione possibile».
Lo dichiarano i consiglieri comunali Mariangela Di Gangi, Massimo Giaconia e Alberto Mangano.