Amg. Dichiarazione dei consiglieri Figuccia e Meli

Notizie (data pubblicazione 11 Gennaio 2024)
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“Stamattina, con i colleghi della Terza Commissione consiliare, abbiamo ascoltato i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil dell’Amg, i quali, così come aveva fatto l’Ugl qualche giorno fa, non hanno nascosto il timore dei lavoratori che l'azienda venga letteralmente “massacrata” in una logica che vada verso la privatizzazione”.

Lo affermano Sabrina Figuccia, consigliere comunale e presidente della Terza Commissione consiliare, e Caterina Meli, consigliere comunale e componente della Commissione che proseguono: “Fra impianti vetusti e non più riparabili, squadre di operai ridotte all'osso, furti di cavi che rendono non riparabili gli impianti e guasti causati dalla gestione dei sottoservizi, spesso affidate a ditte esterne, i disservizi per i cittadini sono davvero enormi e in un momento storico nel quale la sicurezza pubblica è messa in pericolo a causa di dilagante episodi di violenza, la situazione appare ancora più grave, nonostante l'enorme impegno di tutti i dipendenti, che seppur con scarse risorse cercano in tutti i modi di fornire i giusti servizi ai cittadini. Andando ai numeri, che sono testardi e incontrovertibili, con sole 7 squadre, ognuna costituita da soli 2 operai in una città che conta quasi 50 mila punti luce, di cui circa 40 mila risalenti agli anni ’70, l’Amg, nonostante gli sforzi del personale altamente qualificato non riesce più a far fronte al servizio, a causa soprattutto dell'esercitazione del personale.

Nessuno è contrario ad un percorso di razionalizzazione purché si rispetti un vero piano industriale, che finora manca. Purtroppo in queste condizioni, pur volendo, l’azienda non è nelle condizioni di gestire correttamente i servizi di illuminazione pubblica e delle reti del gas ai cittadini. Come se non bastasse, il contratto di secondo livello non viene rispettato, depauperando così gli stipendi degli operai e complicando ancora di più la situazione. Come commissione stiamo lavorando all'istituzione di un tavolo permanente per trovare soluzione concrete, che garantiscano il futuro aziendale e la sicurezza occupazionale dei dipendenti, da una parte e un servizio efficiente per i cittadini dall'altra”.

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