Consulta l'archivio biografico
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Nata e vissuta a Palermo nella seconda metà del XIX secolo.
Di lei non si hanno precise notizie biografiche, si sa che è "una pittrice figlia di un valente pittore", ma non ci sono documenti che accertano che il pittore si possa identificare con Pietro Volpes, nato a Palermo nel 1830, allievo di Giuseppe Patania uno dei maggiori pittori dell'Ottocento palermitano.
L'unica fonte sicura dell'attività della Volpes è una citazione sul periodico d'arte e di letteratura "Psiche" (20 giugno 1886), dove viene menzionata per avere esposto alla Promotrice di Belle Arti del 1886.
La sua produzione artistica abbraccia vari generi e prende spunto da diversi soggetti; un bell'esempio di pittura di paesaggio è rappresentato dall'olio su tela intitolato "Veduta della costa palermitana con Montepellegrino" del 1905, conservato in un archivio privato di Palermo. Il soggetto caro a tutti i paesaggisti palermitani, il Monte Pellegrino, diviene un elemento di riconoscimento della Comune dai dipinti di Lojacono a quelli di Mirabella. La Volpes lo raffigura sullo sfondo del quadro, in primo piano vi sono degli scogli e un pescatore che sembra però fare da contorno al paesaggio, vero protagonista della tela.
Un'altra opera significativa è una "Madonna con il Bambino", olio su tela non datata di una collezione privata di Palermo: dolcissimo è l'abbraccio tra la madre e il figlio che emana una tenerezza che sembra essere rubata ad un momento di vita quotidiana e che ricorda la tipologia bizantina della Madonna eleousa (ossia affettuosa).
Di genere diverso è il "Ritratto di donna con pelliccia", olio su tavola del 1916, sempre di una collezione privata di Palermo: una dama della ricca società borghese in abito rosso e stola di pelliccia, che con leziosa eleganza si tocca i capelli di un biondo caldo che lascia scivolare la luce. La Volpes si rifà alle espressioni tipiche della Bélle Epoque, a cui si accostano alcuni famosi pittori, da Lino Selvatico (1872-1924), a Giovanni Boldini (1842- 1931) con opere presenti alla Galleria d'arte moderna di Palermo.