Consulta l'archivio biografico
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Nato nel 1726 e morto nel 1798
Grande amico del principe di Campofranco, di Giovanni Meli e stimatissimo dal Villabianca, che lo cita spesso nei suoi "Diari", fu personaggio di notevole spessore culturale ed animatore dei salotti palermitani e un buon poeta dialettale. Tenne scuola di diritto civile e religioso nella sua abitazione e, dopo l'espulsione dei Gesuiti, insegnò teologia nella Regia Universita'
Numerose sono le sue pubblicazioni, per la maggior parte di carattere celebrativo e occasionale: "Orazione per Monsignor Francesco Ferdinando Sanseverino recitata nell'Accademia del Buongusto in occasione di essere stato ascritto alla medesima", pubblicato a Palermo nel 1776; "Orazione funebre pel principe di Carini", stampata nel 1778; originalissima quella "Orazione funebre in lode di Giovanni Maria Bassanelli, famosissimo ostiere di Palermo", data alle stampe dal Solli nel 1787, in cui descriveva le benemerenze di questo oste lombardo non soltanto culinarie, ma anche letterarie e di bonta' d'animo.
Rimase manoscritto, ed è ancora inedito oggi, un componimento in versi "La Cagliostreide, poema eroicomico in dieci canti in ottava rima", giudicato dallo Scinò nel suo "Prospetto", originale e vivace, ma poeticamente poco ortodosso. Di grande interesse sono, per gli studi teologici, le " Institutiones dogmaticae", anche queste inedite.