Consulta l'archivio biografico
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Nato il 24 febbraio 1875 e morto nel 1917.
Si dedica alla disciplina sportiva del tiro al piccione sin dall'età di tredici anni, suo maestro è lo zio Pietro.
Nel 1897 il principe partecipa al campionato italiano e si classifica al secondo posto, dietro al genovese Bertirotti.
Nel 1906 spopola nel torneo "Feste e riunioni" di Palermo vincendo un premio di 4 mila lire e la grande medaglia d'oro, in finale batte il francese Marcel Dournier.
Viene invitato a grandi riunioni all'estero e nel 1909, a Parigi, è terzo.
Lo precedono Gallert e Hamper, due dei tiratori più forti d'Europa.
Si aggiudica il "Piccione d'oro" nel 1912, con l'abbattimento a Roma di 967 bersagli su 1000.
Intanto le pressioni di una vasta opinione pubblica contraria al sacrificio dei volatili per scopi di carattere sportivo, determinano l'evoluzione della disciplina verso forme non cruente.
Parte per la Grande guerra e nel 1917 ai familiari arriva la notizia del suo decesso.