Consulta l'archivio biografico
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Nato nel 1905.
Figlio di Giulio Perricone e Rosa Engel, figlia di un imprenditore svizzero, si laureò a Napoli nel 1927 ed ebbe la cattedra di applicazioni di geometria descrittiva nella Facoltà di architettura e quindi quella di disegno nella Facoltà d'ingegneria a Palermo.
Dalle sue grandi passioni, la grafica e lo sport, negli anni trenta nacquero numerosi manifesti di stile futurista, le cartoline della Targa Florio, numerose copertine a colori di riviste quali "Primavera siciliana" e la "Guida dell'ASTIS".
Allievo di Zanca, si impegnò professionalmente nella costruzione di una serie di edifici e villini: casa Patera a S. Ninfa, la villa Rotonda di Mondello e palazzo Gravina a Poggioreale.
Fu tra i partecipanti al concorso per la costruzione del Palazzo di giustizia di Palermo; nel 1939 progettò il Supercinema di Caltagirone, il Teatro Dante di Palermo (già Cinema teatro del dopolavoro ferroviario).
Collaboratore dell'impresa "F.lli Amoroso", progettò i villini Calcagno e La Barbera di Mondello; Di Leo, Vasile e Caramazza a S. Martino delle Scale, ed ancora la chiesa di S. Maria della Consolazione ed altri edifici in via Libertà
Si ritirò dall'insegnamento nel 1975.