Consulta l'archivio biografico
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Nato il 30 gennaio 1866 e morto nel 1927.
Le sue composizioni poetiche sono intrise di dolcezza e delicatezza, tanto che Giuseppe Pipitone Federico lo definì "il poeta del sogno e della bontà".
Tra di esse si ricordano: "La placida fonte" raccolta di cinquanta liriche del 1907; "Il dolce sermone", delicate terzine ispirate a S. Francesco d'Assisi del 1907; il poemetto "La casa del grano" del 1908; "La via che attende" pubblicato da Reber nel 1908 con prefazione di F.T.Marinetti; la lirica "Delo" del 1909; i versi "L'eterno dimane" del 1912.
Come pubblicista collaborò ai periodici "Sicilia illustrata" e "Natura e Arte" ed altre riviste letterarie.
Sua è l'epigrafe posta sul monumento di Luigi Tukory, nel Pantheon di S. Domenico.