Consulta l'archivio biografico
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Nato nel 1707 e morto a Palermo nel 1759.
Si formò inizialmente con Martino Susino, quindi lo troviamo nella bottega del Borremans. Dopo il 1730 si trasferì a Roma, dove entrò a far parte della cerchia del Conca. Fece parte dell'Accademia dei Virtuosi del Pantheon e nella Comune pontificia fu impegnato nella sistemazione pittorica della Cappella di S. Camillo de Lellis nella chiesa di S. Maria Maddalena dè Pazzi; realizzò una tela raffigurante lo stesso Santo per la chiesa di S. Maria in Trivio, molto lodata dai suoi contemporanei e, in precedenza, S. Teresa e S. Giovanni della Croce per la chiesa di S.Teresa.
La sua bravura gli valse la protezione dell'arcivescovo di Cosenza, cardinale Michele Capicio Galeotta, che gli fece ottenere la nomina di cavaliere lateranense e di conte palatino.
Rientrato a Palermo affrescò la volta della galleria di palazzo Mazzarino, la cupola di Casa Professa, il palazzo Oneto, il cappellone della Pietà il Trionfo di S. Orsola per l'omonima chiesa, il palazzo Federico e quello del principe di Villafranca.
Gli è stato recentemente attribuito l'affresco di un salone del palazzo Gangi. Le sue opere si trovano in numerose chiese di Palermo. Il vicerè de Laviefuille, del quale eseguì un ritratto, lo nominò direttore del mosaico della Palatina. E' sepolto nella chiesa della Gancia a Palermo.