Consulta l'archivio biografico
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Nato nel 1722 e morto il 13 giugno 1797.
Fu giudice della Corte pretoriana e poi del Concistoro; tenne la cattedra di Etica e successivamente, espulsi i Gesuiti, divenne direttore del Collegio degli Studi.
Di profonda dottrina, scrisse numerose opere tra le quali ricordiamo "Diritto pubblico siciliano", di cui nel 1786 furono pubblicate le prime due parti: la prima riguardante la successione dei re siciliani, dal conte Ruggero fino a Carlo III di Borbone, la seconda contenente dissertazioni sulla proclamazione, sulla funzione dell'incoronazione e sui giuramenti di fedeltà ai monarchi. La terza parte, che avrebbe dovuto illustrare i governi politici e la legislazione antica e moderna, non vide la luce per la morte dell'autore.