L'edificio che fu dimora della famiglia dell'avvocato Ottavio Ziino, espressione della più alta borghesia emergente di Palermo venne progettato dal fratello Nunzio Ziino e fu inaugurato nel 1895.
Concepito nel gusto neoclassico della Palermo tardo-ottocentesca, dal punto di vista architettonico riprende il modello distributivo funzionale dei palazzi settecenteschi: l'ampio androne carraio, lo scalone in marmo di Carrara, i locali al piano terra, il piano nobile con gli ambienti di rappresentanza, i piani superiori per le abitazioni della famiglia e del personale.
Alla realizzazione e decorazione degli interni collaborarono i migliori artisti del tempo: Rocco Lentini, Giuseppe Enea, Giuseppe Damiani Almeyda, Ernesto Basile.
Dopo l’ultimo conflitto mondiale, il palazzo subì un periodo di abbandono e di sistematica devastazione ad opera dei ladri, fino al 1985, quando il palazzo fu acquistato dal Comune di Palermo, il quale lo adibì a sede di uffici amministrativi e spazi espositivi per mostre temporanee.