Giardino Inglese

All’interno della villa sono sistemati busti in marmo, sculture in bronzo ed il monumento ai caduti, opere dei migliori scultori siciliani dell’ultimo ‘800 e dei primi anni del XX secolo.

Argomenti

Descrizione

Sistemato tra il 1850 e il 1853 da Giovan Battista Filippo Basile, il quale seguì uno schema molto in voga nella seconda metà dell'Ottocento, ovvero non creare uno spazio misurato e geometrico (il cosiddetto "giardino all'italiana") ma seguendo le forme e la morfologia naturale del terreno dandogli un'aria più naturale creando appunto un "giardino all'inglese" (da qui il nome Giardino Inglese).

Per rendere l'atmosfera ancora più suggestiva furono inserite piante provenienti da tutto il mondo per rendere l'ambiente più esotico sempre secondo i dettami della moda in quel periodo. Viali liberi e percorsi sinuosi si snodano tra sette collinette ed anfratti, in parte esistenti ed in parte appositamente realizzati, zone coltivate a boschetto, giardini e siepi dai contorni curvilinei.

All’interno della villa sono sistemati busti in marmo, sculture in bronzo ed il monumento ai caduti, opere dei migliori scultori siciliani dell’ultimo ‘800 e dei primi anni del XX secolo. Tra questi il gruppo dei “Fratelli”, nel laghetto centrale, opera di Mario Rutelli. Nell’area centrale è il Castello saraceno, padiglione neo-moresco dove è sistemato il gruppo dei Fratelli Canaris, opera di Benedetto Civiletti del 1876.

Dove si trova

Viale della Libertà, 63
Nessun quartiere

Modalità di accesso

Viale della Libertà, 63

Servizi presenti nel luogo

Sistemato tra il 1850 e il 1853 da Giovan Battista Filippo Basile, il quale seguì uno schema molto in voga nella seconda metà dell'Ottocento, ovvero non creare uno spazio misurato e geometrico (il cosiddetto "giardino all'italiana") ma seguendo le forme e la morfologia naturale del terreno dandogli un'aria più naturale creando appunto un "giardino all'inglese" (da qui il nome Giardino Inglese).

Per rendere l'atmosfera ancora più suggestiva furono inserite piante provenienti da tutto il mondo per rendere l'ambiente più esotico sempre secondo i dettami della moda in quel periodo. Viali liberi e percorsi sinuosi si snodano tra sette collinette ed anfratti, in parte esistenti ed in parte appositamente realizzati, zone coltivate a boschetto, giardini e siepi dai contorni curvilinei.

All’interno della villa sono sistemati busti in marmo, sculture in bronzo ed il monumento ai caduti, opere dei migliori scultori siciliani dell’ultimo ‘800 e dei primi anni del XX secolo. Tra questi il gruppo dei “Fratelli”, nel laghetto centrale, opera di Mario Rutelli. Nell’area centrale è il Castello saraceno, padiglione neo-moresco dove è sistemato il gruppo dei Fratelli Canaris, opera di Benedetto Civiletti del 1876.

Pagina aggiornata il 26/06/2024


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