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Bilancio Sociale 2022: Il mercato del lavoro
- 1 - Il territorio
- 2 - Il Censimento permanente della popolazione 2021
- 3 - Il movimento naturale e il movimento migratorio
- 4 - Gli stranieri
- 5 - Il mercato del lavoro
- 6 - I flussi turistici
- 7 - La diffusione di dati e informazioni statistiche
5 - Il mercato del lavoro
Per l’analisi del mercato del lavoro vengono utilizzati i dati che l’Istat pubblica annualmente con riferimento ai grandi Comuni italiani.
2 - I disoccupati
Nel 2022 a Palermo i disoccupati sono diminuiti del 2,7%, passando da 47mila a 46mila. Confrontando il dato del 2022 con quello pre-pandemia del 2019 (39mila disoccupati) si registra invece un sensibile incremento dei disoccupati, pari al 18,8%.
L’aumento rispetto al 2019 del numero dei disoccupati, considerato l’andamento del numero degli occupati, è da attribuirsi principalmente alla riduzione delle persone inattive. In altre parole, la ripresa economica post-pandemia potrebbe aver spinto molte persone (che in precedenza erano classificate come inattive) a cercare attivamente un lavoro.
Il tasso di disoccupazione, pari al rapporto fra i disoccupati e la somma di occupati e disoccupati, nel 2022 è risultato pari al 20,6%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2021, ma più alto di di 2,9 punti percentuali rispetto al 2019.
Nel confronto con le altre grandi città, si nota anche in questo caso una contrapposizione fra le città del centro-nord, con tassi di disoccupazione che vanno dal 3,3% di Bologna all’8,1% di Torino, e le città del mezzogiorno, con tassi di disoccupazione che vanno dal 20,6% di Palermo al 34,9% di Messina. Fa eccezione Bari, che con l’8,8% presenta un tasso di disoccupazione molto vicino a quello di Torino.
Si osserva che il tasso di disoccupazione è in tutte le città del centro-nord (e a Bari) inferiore al 10%, mentre nelle città del mezzogiorno (esclusa Bari) assume valori drammaticamente elevati: 20,6% a Palermo, 26,6% a Catania, 28,6% a Napoli e 34,9% a Messina.