Bilancio Sociale 2020: Demolizioni di immobili abusivi

torna indietro Obiettivo 2 - Intraprendere azioni volte a garantire maggiore trasparenza e la prevenzione della corruzione

2 - Demolizioni di immobili abusivi

Al fine di ripristinare il controllo sul Territorio, la legalità costruttiva ed il rispetto dell’ambiente, alla fine del 2020 il Servizio Edilizia Pubblica ha gestito la trattazione di circa 400 pratiche di demolizione di immobili abusivi.

Si sono concretizzate 4 demolizioni, 2 sono in corso di realizzazione e sono stati redatti 9 progetti di demolizione. Le risorse finanziarie a disposizione erano le seguenti:

  • Demolizioni di opere edilizie abusive a spese del responsabile dell'abuso (e.c.8502):
    Importo stanziato:.......... € 889.864,93
  • Demolizioni di opere in aree a rischio idrogeologico finanziato da fondo ex D.M. 22/07/2016 (e.c. 8503):
    Importo stanziato:.................... € 0,00
  • Interventi di demolizione edilizia ai sensi dell'art. 31 co. 4 bis e 4 ter del DPR 380/2001 (e.c. 2546).
    Importo stanziato:.................... € 0,00
  • Anticipo costi per interventi di demolizione delle opere di cui agli artt. 32 e 33 della L. 28/02/85 n. 47 e ss.mm. e i. ai sensi del comma 48 art. 2 L. 662/96 (n.c. 2017).
    Importo stanziato: .......... € 473.974,85

Nel 2020 è rimasto vigente il 2° contratto attuativo dell’accordo quadro di demolizione di immobili abusivi, dell’ammontare di € 689.024,05 e comprendente le seguenti 11 demolizioni: Via Sambucia n. 49, Salita Mezzagno con accesso dal civico 19, Via Falsomiele n. 140/G, Via dell'Airone n. 15, Via Papa Sergio I n. 25/b, Fondo Natoli n. 14, Scala Carini, Via Pietro Calandra n. 12, Via Diana n. 5, Via Altofonte n. 451, Via Leonardo da Vinci n. 411.

Inoltre, nel corso del 2020 è stato stipulato il 3° contratto attuativo dell’accordo quadro di demolizioni dell’importo di € 136.487,03 comprendente le seguenti demolizioni: Baglio Lucchicelli n. 14, Via Stazzone nn. 27, 29, 41, Via Stazzone con accesso dal civico 31.

Infine, alla fine dello stesso 2020, si è pervenuti all’approvazione del progetto finalizzato alla stipula del 4° contratto attuativo che include le seguenti demolizioni: Salita Belmonte n. 39, Largo Medaglie d'Oro,  Piazza Mondello nn. 1-4, Via Altofonte con accesso dal civ. 124B, Via Torre Ingastone 7A, Strada provinciale n. 1 Km 3,373, Località Luoghicelli, Via Donna Nostra del Rotolo n. 99, Via Enrico Albanese n. 31, Via Cardinale Lualdi adiacente al civ. 102. Il progetto tuttavia non è stato finanziato in quanto si è scoperto che le somme ad esso destinate erano state dirottate verso altre finalità.

Le demolizioni realizzate nel corso del 2020 sono state le seguenti: Piazza Castelnuovo nn. 37-38-39, Via Messina Marine con accesso dal civ. 44, Via Principe di Paternò n. 39, Via Altofonte n. 451

Da rilevare che tre demolizioni (ad eccezione di quella di via Messina Marine) sono state autoeseguite dai responsabili dell’abuso a seguito dell’azione esercitata dall’Amministrazione comunale, per cui esse vengono regolarmente computate tra le demolizioni eseguite.

Criticità incontrate: a parte le criticità insite alla particolare natura dei procedimenti, appaiono di particolare rilevanza le difficoltà regolamentari autointrodotte dall’Amministrazione (spicca tra queste la procedura prevista al punto F del quadro sinottico della DGC n. 128 del 14/07/2016) e le difficoltà che sono progressivamente state poste in essere nelle procedure afferenti all’aspetto finanziario.

Nel campo dell’esecuzione delle demolizioni è stata demandata all’attuazione dell’Accordo Quadro di demolizioni che è stato stipulato dal Servizio Edilizia Pubblica a seguito dell’espletamento di una gara d’appalto. Nel 2° e 3° contratto attuativo del vigente accordo quadro, ci sono ben 10 demolizioni su 13 irrealizzate poiché gli immobili da demolire sono occupati abusivamente e i necessari sgomberi non sono stati attuati.

Nel corso del 2020 è stata anche apportata una modifica all’art. 41 del D.P.R. 380/2001 che ha attribuito al Prefetto la competenza ad eseguire le demolizioni inattuate dai Comuni, prevedendo termini tali che, in concreto, tutte le demolizioni risultino divenute di competenza prefettizia.

Pur a fronte delle tempestive sollecitazioni effettuate dal Servizio Edilizia Pubblica, l’Amministrazione non ha assunto alcuna iniziativa finalizzata ad individuare le esatte modalità applicative delle nuove norma.

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