Bilancio Sociale 2019: La salvaguardia del territorio

torna indietro Obiettivo 5 - Garantire a tutti i residenti diritti e sicurezza sul territorio

5 - La salvaguardia del territorio

La Protezione Civile ha il compito di tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi, attraverso la previsione e la prevenzione.

Secondo una visione che a mano a mano si è sempre più delineata a livello centrale mediante l’emanazione di procedure e direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo quattro direttrici principali: previsione, prevenzione, soccorso nella emergenza e infine ripristino della normalità. Il Servizio Protezione Civile ormai da alcuni anni ha adottato una strategia che corre su due binari paralleli il primo, nel periodo di pace, improntato sullo studio, la conoscenza e la mitigazione del rischio e le attività di preparatorie per la gestione della emergenza, il secondo è invece incentrato nelle attività di soccorso e il ritorno alle condizioni ante evento.

Secondo le direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 il Sindaco ha il diritto-dovere di attivare garantire l’omogeneità di condizione di salvaguardia della vita umana del territorio, ivi compresi gli abitanti e i beni.

La legge 100/2012 ha esaltato l’attività di pianificazione e prevenzione del rischio insito nelle attività di protezione civile introducendo all’articolo 3 il comma 6 che recita: I piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio debbono essere coordinati con piani di emergenza di protezione civile.

Deve altresì essere garantito un efficace coordinamento tra le attività di protezione civile nel tempo reale, e quelle di pianificazione e prevenzione nel tempo differito.

A tal fine il tempo reale si definisce come il periodo misurabile ancora in mesi in cui deve svilupparsi l’azione urgente e generalmente non permanente della protezione civile;

il tempo differito come quel periodo non più misurabile in mesi, ma in anni, o piuttosto in decenni, in cui le azioni di studio e previsione, nonché la pianificazione, programmazione e realizzazione di interventi sono volte a garantire una condizione permanente di salvaguardia della vita umana  e dei beni nonché la tutela e l’uso sostenibile delle risorse ambientali.

6 - Verifica aree a rischio incendi interfaccia

La prevenzione incendi di interfaccia è connessa alla presenza nel territorio di aree incolte e in stato di abbandono costituenti un potenziale pericolo per coloro che vivono o attraversano le aree attigue. Vista la necessità di assicurare la pulizia dei citati terreni, al fine di eliminare la possibilità di innesco e propagazione di eventi incendiari, sono state eseguiti nel territorio verifiche di aree incolte anche su segnalazione dei cittadini, avviando nelle situazioni di rischio, procedimenti intimidatori a carico dei proprietari.

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