Bilancio Sociale 2017: Cenni storici - la Mission

torna indietro Sez. 1-A - IDENTITA' DEL COMUNE E RISORSE

1 - Cenni storici - la Mission

Palermo, città accogliente da sempre….

La storia del Comune di Palermo risale al 1463 quando, su iniziativa del Pretore Pietro Speciale, venne ampliata la sede dell’organo giudiziario, il Pretorium, nell’allora planum Sancti Cataldi (oggi Piazza Bellini) con la costruzione di una nuova “cammera”, per trattare le attività politiche e amministrative della municipalità.

Da allora la storia del Comune di Palermo si identifica con la storia del Palazzo Pretorio.

La nascita del Comune coincide con le prime istituzioni comunali che vengono create e regolamentate dai “Capitula iuratorum” emanate nel 1309 da re Federico III; dette norme, integrate con altre del 1330, costituiscono, quindi, il primo ordinamento degli enti locali “ante litteram”.

Le prime istituzioni comunali erano rappresentate da un Civico Consiglio, una Giurazia (organo collegiale per gli affari amministrativi) e la Corte Pretoriana (organo giudiziario). La Corte, insieme ai Giurati, amministrava la città sotto la presidenza di un Pretore; il Comune era suddiviso in cinque quartieri (Cassaro, Seralcadio, Albergaria, Kalsa e Porta Patitelli) con poteri di ordinaria amministrazione.

Nel 1329 l’Universitas faceva trascrivere su pergamena dal maestro Pietro Clericole le consuetudini della città (già in cartis de papiro logore per l’uso), per una più agevole consultazione non solo da parte dei giudici e degli avvocati, ma anche dei semplici cittadini e che, unitamente ad altri privilegi reali e papali ed al sigillo del Comune, venivano conservate in un’apposita cassetta chiusa rigorosamente con tre chiavi.

Dalla seconda metà del 1500, in Sicilia si sviluppò un fenomeno di colonizzazione che diede vita a numerosi comuni feudali di nuova fondazione (vassallaggi) attraverso il meccanismo della concessione delle licenzia populandi che consentivano alla classe baronale, non solo di ottenere dal feudo un maggiore ritorno economico, ma anche di recuperare un proprio ruolo e, quindi, un proprio prestigio politico, non disdegnando di occupare persino le più importanti cariche delle magistrature municipali.

Sul piano politico, il Comune di Palermo acquistava più illustri titoli e maggiori onoranze, ed ottenendo privilegi e franchigie, quel gusto dell’ostentazione che era tipico della classe egemone del cinquecento, divenne proprio anche dei vertici del potere locale, al punto da voler fare del Palazzo comunale il Campidoglio palermitano, essendo il Senato romano il vero modello da imitare.

La carica di Pretore e dei Senatori si affermò intorno al 1700, e fu sempre più conferita a membri della nobiltà ed a personaggi dell’alta aristocrazia della ricca borghesia terriera o imprenditoriale, ai quali venivano riservati i più importanti uffici comunali (Sindaco o Procuratore della città, Mastro Notaro, Archivario ecc.) prendendo così il nome di “ufficiali nobili”. Il Pretore e i Senatori, oltre ad amministrare la città, partecipavano attivamente all’esercizio del potere politico e giudiziario e avevano cura della sicurezza interna ed esterna della città e del circondario.

Con l’Unità d’Italia, nel 1860, venne introdotta in Sicilia la legge comunale e provinciale del Regno d’Italia, in seguito alla quale gli organi municipali di Palermo perdettero gli ampollosi titoli di Pretore e Senato per denominarsi, rispettivamente, Sindaco e Giunta ed i membri di questa Assessori, mentre l’antico Civico Consiglio prese il nome di Consiglio Comunale, eletto direttamente dal popolo.

Conseguentemente, il Palazzo non si denominò più Senatorio, ma genericamente Palazzo di Città o Comunale, e ciò quando Damiani Almeyda, nel corso dei suoi restauri, nel 1875, diede alla sede municipale il nuovo appellativo di Palazzo delle Aquile, per l’uso che fece dell’aquila (simbolo di nobiltà, di acume, di primato, di solerzia), quale elemento di decoro dell’edificio e quale stemma della città che già vigeva fin dalla costruzione del Palazzo.

Il primo Sindaco della Città di Palermo fu Salesio Balsano; eletto nel luglio 1861, restò in carica fino al mese di novembre 1862.

Fino ad oggi si sono succeduti 97 Sindaci e Commissari.

Tra questi si ricordano:

Emanuele Notarbartolo, sindaco dal 28 settembre 1873 al 30 settembre 1876. Ucciso il 1 febbraio 1893, è considerato la prima vittima eccellente di Cosa Nostra in Italia.

Giuseppe Insalaco, sindaco dal 13 aprile 1984 al 6 agosto 1984, dimissionario, fu ucciso dalla mafia il 12 gennaio 1988.

1 - Attivita' anno 2017

Rilevazioni sperimentali per il Censimento permanente della popolazione

Il Comune di Palermo è uno dei 35 Comuni che sono stati coinvolti dall’Istat nella seconda sperimentazione delle nuove metodologie censuarie che a partire dal 2018 modificheranno radicalmente le modalità di svolgimento delle operazioni di rilevazione, al fine di ottenere dati aggiornati con cadenza annuale e non più decennale, riducendo i costi delle operazioni censuarie.

Come già avvenuto nella prima sperimentazione, svoltasi nel 2015, l’Istat ha previsto lo svolgimento di due diverse rilevazioni:

  • C+, per il conteggio della popolazione (periodo di svolgimento dal 19 maggio al 26 giugno); ha visto impegnati 18 rilevatori, coinvolgendo poco più di 3.000 famiglie;
  • D+, per l’acquisizione dei dati socio-economici (periodo di svolgimento dall’8 maggio al 4 luglio); ha visto impegnati 14 rilevatori, coinvolgendo 1.000 famiglie. L’Ufficio Comunale della Rilevazione (UCR) ha svolto le funzioni di Centro Comunale di Rilevazione, al servizio dei cittadini richiedenti assistenza nella rilevazione e/o nella compilazione del questionario.

La diffusione di dati e informazioni statistiche

Nel corso del 2017, l’Ufficio Statistica ha proceduto alla diffusione mensile del comunicato stampa relativo all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo, nel rispetto del calendario di diffusione dell’Istat.

Sono stati inoltre elaborati e diffusi 5 fascicoli di Informazioni Statistiche e 7 fascicoli di Statistica Flash.

I fascicoli di Informazioni Statistiche hanno trattato i seguenti temi:

1. gli stranieri a Palermo nel 2016

2. i delitti denunciati nel 2015

3. veicoli circolanti e immatricolati nel 2016

4. immigrati ed emigrati nel 2016

5. i delitti denunciati nel 2015

 

I fascicoli di Statistica Flash hanno invece trattato i seguenti argomenti:

1. le condizioni meteorologiche nel 2016

2. la popolazione residente a Palermo nel 2016

3. il mercato immobiliare nel 2016

4. i matrimoni a Palermo nel 2016

5. il bilancio demografico al 30 giugno 2017

6. gli incidenti stradali nel 2016

7. il mercato del lavoro nel 2016

Tutte le informazioni sopra descritte sono pubblicate in formato PDF sul sito istituzionale del Comune, nella sezione Pubblicazioni statistiche (https://www.comune.palermo.it/statistica.php).

 

Consulenza statistica

E’ stata svolta anche nel corso del 2017 un’intensa attività di consulenza in materia statistica (dalla semplice comunicazione di dati statistici a calcoli ed elaborazioni complesse), al fine di soddisfare le richieste provenienti da altri uffici dell’Amministrazione Comunale, nonché da quotidiani, studenti, cittadini, uffici pubblici e privati, studi professionali, parrocchie e farmacie.

In totale sono pervenute 79 richieste di informazioni statistiche, di cui 32 da parte di Uffici comunali. Il tempo medio di evasione delle richieste nel 2017 è risultato pari a 5,4 giorni.

Nel mese di settembre del 2016 è stata pubblicata la Carta dei servizi statistici, con l’obiettivo di informare in modo trasparente e completo circa l’offerta dei servizi e le modalità per usufruirne, nonché di favorire un rapporto diretto con i propri utenti, impegnando l’Amministrazione Comunale in un patto con i propri cittadini.

Contestualmente alla Carta dei servizi, è stata avviata anche una rilevazione permanente della valutazione del livello di soddisfazione per l’attività svolta dall’Ufficio Statistica, i cui risultati sono ampiamente positivi: con riferimento al 2017, il livello di soddisfazione, per tutti gli item considerati, è stato infatti particolarmente elevato. L’area di soddisfazione (somma delle risposte “molto soddisfatto” e “abbastanza soddisfatto”) è risultato in quasi tutti i casi uguale al 100%

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