Bilancio Sociale 2015: La tutela dei minori

torna indietro SEZ. 2-B - L'AZIONE SOCIALE

Considerare il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine di Palermo come la summa delle attività socio-economiche, spaziali, ambientali, culturali è il piano di lavoro su cui si cimenta l’Assessorato alla Cittadinanza Sociale fin dal 2012.

Premessa

Il Piano Sociale per Palermo 

La condizione socio-economica, pesantemente aggravata dagli effetti della crisi e dall’esplosione della disoccupazione, soprattutto dei giovani e delle donne, ha ampliato il numero delle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà, facendo aumentare le istanze di presa in carico da parte di famiglie senza casa, senza cibo, senza lavoro, di cittadini con disabilità privi dei necessari servizi.

L’acuirsi del disagio ha comportato anche la crescita del numero dei minori a rischio, alla quale si aggiunge l’aumento dei flussi migratori, gli sbarchi sempre più frequenti dei profughi e il problema dell’accoglienza dei minori non accompagnati. Il fenomeno della violenza di genere, dell’intolleranza nei confronti delle persone con diversità e il preoccupante aumento del bullismo hanno posto l’accento sul possibile deterioramento dei valori e delle relazioni interpersonali. Le richieste di servizi sociali sul territorio sono, quindi, in continuo aumento e si rendono necessarie delle risposte adeguate a breve e medio tempo, al fine di evitare un serio rischio di sistema.

La costruzione di un nuovo percorso finalizzato a modificare i tradizionali metodi operativi, attraverso il lavoro per programmi e con modalità partecipate e condivise, non può quindi prescindere dal quotidiano lavoro richiesto dalle molteplici emergenze e dalla scarsità di risorse economiche.

Con la consapevolezza che la città può reagire alla crisi e che per farlo deve  riuscire a mettere in campo una grande capacità progettuale, condivisa e diffusa, oltre alla ordinaria attività integrata svolta attraverso i Tavoli  tecnici e le Reti istituzionali e quelle aperte al Privato sociale; l’attuazione del Piano di Zona del Distretto Socio-Sanitario 42, L.328/00 e  del Piano cittadino per l’infanzia e l’adolescenza, L.285/97; i costanti rapporti con le Istituzioni che interagiscono con l’Amministrazione per le politiche socio-sanitarie (ASP, Giudice Tutelare, Procura Minorile, Tribunale Ordinario e il Tribunale per i Minorenni, USSM e Centro Giustizia Minorile, MIUR, Prefettura, Questura e Forze dell’Ordine, Scuole, ANCI, Terzo Settore), l’Assessorato ha sviluppato un forte impegno finalizzato alla progettazione di interventi con le risorse finanziarie extra-comunali.

Dopo un periodo di consultazioni con le Circoscrizioni comunali, le Istituzioni e le Associazioni territoriali, il Laboratorio Sociale dell’Assessorato ha provveduto alla stesura di un documento, ora sottoposto alla Giunta Comunale: “Palermo verso la Città Metropolitana – Piano Sociale, prospettive di sviluppo per la innovazione sociale e culturale della città e del suo territorio 2015-2020”.

Obiettivo 3 - La tutela dei minori

2 - Ricovero in regime di convitto e semiconvitto con provvedimento Autorita' Giudiziaria

Il servizio prevede l’accoglienza, mantenimento, tutela, educazione, istruzione dei minori di sesso maschile e femminile di età compresa tra 0 e 18 anni, tramite ricovero, disposto dall’Autorità Giudiziaria Minorile, presso 139 strutture residenziali, di cui 127 con sede nel territorio regionale e 12 con sede fuori regione, quali Istituti, Case Famiglia, Comunità Alloggio, Case di Accoglienza e Gruppo Appartamento. Nelle Comunità Alloggio, ognuna delle quali ha una capacità ricettiva di n. 8/10 posti ed ospita esclusivamente minori di età compresa tra gli 8 e i 13 anni o tra i 14 e i 18 anni (eccezionalmente possono essere accolti minori di età inferiore agli 8 anni qualora nella stessa siano presenti fratelli o sorelle), nelle Case di Accoglienza, nelle Case Famiglia, s’instaura tra i minori, una convivenza il più possibile serena, tendente ad un recupero alla socialità degli ospiti e ad un armonico sviluppo della loro persona, attraverso un sostegno psico-pedagogico. Beneficiari del servizio sono anche mamme con figli minori o ragazze madri in difficoltà.

Nell’anno 2015 i minori ricoverati risultano n. 1106 di cui n. 444 minori stranieri non accompagnati e n. 68 mamme e/o donne in difficoltà.

Autorità Giudiziaria Minorile

Costo giornaliero pro-capite

Minori Ospitati

Spesa Liquidata

Semiconvitto

€ 25,71

248

€ 14.500.000,00

Comunità Alloggio

€ 79,06

490

Casa famiglia 0-5 anni

€ 65,16

6

Gruppo Appartamento

€ 67,75

50

Casa Accoglienza

€ 36,52

24 minori + 12 mamme

Comunità di accoglienza mamme e minori

€ 79,06 + € 61,75

111 minori + 56 mamme

Struttura II accoglienza

€ 45,00

12

CPA

€ 45,00

165

TOTALE

 

n. 1106 minori + n. 68 mamme

X

Ti è stata utile questa pagina?

Informativa privacy

Invia
Ti è stata utile questa pagina?
Per valutare questa pagina devi essere registrato  (Accedi)