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Periodo di riferimento 2019
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Capitolo 8 - Trasporti e Comunicazioni

I veicoli circolanti

Il parco veicoli circolanti a Palermo è costituito da 559,544 mezzi, con un incremento rispetto al 2018 di 3,167 veicoli (+0,6%). Di questi, il 70,3% è costituito da autovetture, e il 22,1% da motocicli.

Le autovetture

Nel 2019 le immatricolazioni di nuove autovetture hanno fatto registrare una crescita rispetto all’anno precedente: sono state immatricolate 11.395 auto, l’1,9% in più rispetto al 2018. Il numero di autovetture immatricolate è decisamente più basso rispetto a quelle immatricolate dieci anni prima: rispetto al 2009 si registra infatti una diminuzione del 43,6%. Nel confronto con il 2014, invece, il numero di auto immatricolate registra un aumento del 30,5%.

Negli ultimi 10 anni il numero di autovetture immatricolate si è fortemente ridimensionato. Nel decennio in esame, il numero più elevato di autovetture immatricolate si è registrato nel 2009 (20.213 autovetture), e a partire da quell’anno il numero di auto immatricolate è progressivamente diminuito fino a scendere sotto le 10 mila unità nel 2012, e toccando il minimo nel 2014 con 8.730 unità.

Le auto immatricolate nel 2019, nonostante i sensibili incrementi registrati nel 2015 e nel 2016, sembrano confermare una tendenza alla stabilizzazione intorno a poco più di 11 mila vetture, pari ad appena il 56,4% di quelle immatricolate nel 2009.

Il mercato dell’usato continua a mostrare segnali di vivacità: i trasferimenti di proprietà di autovetture, che già lo scorso anno erano cresciuti del 4,3%, nel 2019 sono aumentati del 2,5%.

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Grafico 8.1: Autovetture immatricolate a Palermo dal 2009 al 2019

Il numero complessivo di autoveicoli circolanti si è attestato nel 2018 a quota 391.173, con un incremento dello 0,6% rispetto al 2017.

Il numero complessivo di autoveicoli circolanti si è attestato nel 2019 a quota 393.544, con un incremento dello 0,6% rispetto al 2018.

Nei dieci anni compresi fra il 2009 e il 2019 il numero di auto circolanti a Palermo è aumentato di 7036 unità (+0,2%).

Più in particolare, analizzando l’andamento del numero di auto circolanti nei dieci anni, si registra a partire dal 2009 un leggero trend decrescente, che sembra essersi arrestato nel 2015, quando sono ricominciate ad aumentare le auto circolanti.

Il tasso di motorizzazione, pari al numero di autovetture circolanti ogni 100 abitanti, nell’ultimo anno è aumentato, passando da 58,96 a 59,81 autovetture per 100 abitanti.

Nell’arco dei dieci anni in esame, il tasso di motorizzazione è partito da 59,88 auto per 100 abitanti nel 2009, per stabilizzarsi poco sotto le 60 auto per 100 abitanti. Nel 2013 il tasso di motorizzazione è sceso a 56,27 auto per 100 abitanti, mentre negli ultimi anni è progressivamente risalito fino a raggiungere l'attuale livello di 59,81 auto per 100 abitanti.

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Grafico 8.2: Tasso di motorizzazione (autovetture circolanti per 100 abitanti) a Palermo dal 2009 al 2019

Con riferimento alle normative europee antinquinamento[1], il 15,3% delle autovetture circolanti, pari a 60.336 auto, è conforme alla direttiva Euro 6; il 14,5% delle autovetture circolanti, pari a 57.063 auto, è conforme alla direttiva Euro 5; il 29,4%, pari a 115.754 auto, è conforme alla direttiva Euro 4; il 14,5%, pari a 57.051 auto, è conforme alla direttiva Euro 3; il 10,4%, pari a 40.942 auto, è conforme alla direttiva Euro 2; il 3,1%, pari a 12.111 auto, è conforme alla direttiva Euro 1; e infine il 12,7%, pari a 49.908 auto, è stato immatricolato prima dell’entrata in vigore delle direttive europee antinquinamento.

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Grafico 8.3: Autovetture circolanti per direttiva europea antinquinamento

I motocicli

I motocicli immatricolati nel corso del 2019 hanno fatto registrare un incremento: sono stati immatricolati 3.523 motocicli, con un incremento del 4,2% rispetto al 2018. Nonostante i quattro incrementi consecutivi nelle immatricolazioni registrati fra il 2014 e il 2017 e l’incremento del 2019, rispetto al 2009 si registra ancora una diminuzione del 59,4%. Nel confronto con il 2014 si registra invece un incremento del 48,5%.

Nei 10 anni compresi fra il 2009 e il 2019, il numero di motocicli immatricolati, partito da valori molto elevati (8.686 immatricolazioni), ha fatto registrare un progressivo e consistente ridimensionamento del numero di immatricolazioni. Nel 2013 si è registrato il valore più basso del decennio: 2.264 immatricolazioni. Negli anni più recenti – come già detto – si è registrata un’inversione di tendenza, che ha portato i motocicli immatricolati nel 2016 nuovamente sopra quota 3.000. I motocicli immatricolati nel 2019 sono pari al 40,6% di quelli immatricolati nel 2009.

Il mercato dell’usato nel 2018 ha fatto registrare un segnale negativo: i trasferimenti di proprietà di motocicli sono diminuiti del 6,8%.

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Grafico 8.4: Motocicli immatricolati a Palermo dal 2009 al 2019

Il numero complessivo di motocicli circolanti anche nel 2019 è leggermente aumentato, passando da 123.094 a 123.654 motocicli (+0,5%).

Nei dieci anni in esame, il numero di motocicli circolanti è aumentato del 4,4%: nel 2009 circolavano infatti 118.395 motocicli, 5.259 in meno rispetto al 2019.

L’andamento dei motocicli circolanti dal 2009 al 2019 mostra fino al 2010 un trend fortemente crescente, con tassi di incremento annuale particolarmente elevati soprattutto nei primi anni del decennio, un rallentamento fra il 2012 e il 2014 e una successiva stabilizzazione intorno a 120-123 mila motocicli circolanti.

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Grafico 8.5: Motocicli circolanti per 100 abitanti a Palermo dal 2009 al 2019

Il tasso di motorizzazione riferito ai motocicli nel 2019 è lievemente cresciuto rispetto all’anno precedente, passando da 18,55 a 18,79 motocicli ogni 100 abitanti.

Estendendo l’analisi al decennio 2009-2019, il tasso, partito da 18,05 motocicli per 100 abitanti nel 2009, negli anni successivi ha oscillato intorno a tale valore, scendendo a 17,72 nel 2014 e risalendo a 18,79 nel 2019.

Il porto di Palermo

Il porto di Palermo, nel 2019, ha registrato l’arrivo di 3.869 navi, 192 in più rispetto al 2018 (+5,2%).

Le merci sbarcate sono diminuite rispetto al 2018 del 10,3%, mentre quelle imbarcate sono aumentate dello 0,5%.

I passeggeri dei traghetti sono aumentati dell’1,4% in termini di sbarchi, e del 6,2% in termini di imbarchi.

In crescita l’andamento del traffico crocieristico: sono aumentati dell’8,1% gli sbarchi e del 6,6% gli imbarchi; sono invece diminuiti del 16,4% i transiti.

L’aeroporto di Palermo

L’attività dell’aeroporto Falcone-Borsellino nel corso del 2019 ha fatto registrare un incremento del numero dei voli rispetto all’anno precedente: da 48,287 a 51,036 (+5,7%).

E’ cresciuto anche il numero dei passeggeri, passati da 6.601.472 a 6.998,336 (+6,0%).

Il mese con il maggior numero di passeggeri è stato luglio (775.265, +7,5% rispetto a luglio 2018), mentre il mese con il minor numero di passeggeri è stato febbraio (378.156, +11,2% rispetto a febbraio 2018).

Gli incidenti stradali

A Palermo, nel 2019, si sono verificati 1.880 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 26 morti (entro il 30° giorno dall’incidente) e 2.484 feriti.

Rispetto al 2018 sono diminuiti sia il numero degli incidenti (passati da 2.044 a 1.880, -8,0%) che il numero dei feriti (da 2.787 a 2.484, -10,9%). Nel 2019 sono invece sensibilmente aumentati i decessi: le persone decedute sono infatti passate  da 20 a 26, con una incremento del 30,0% (lo scorso anno si era invece registrata una diminuzione del 25,9%).

Allargando l’analisi al decennio 2009-2019, nel 2019 si conferma il trend decrescente del numero di incidenti stradali e del numero di feriti. Dal 2009 al 2019 il numero degli incidenti è diminuito del 26,5% e quello dei feriti del 30,9%.

Più contrastato l’andamento del numero dei decessi, che manifesta forti oscillazioni dovute al basso numero di eventi luttuosi. Nel 2009 il numero dei morti ha fatto registrare il valore più elevato del decennio (51 decessi), mentre nei tre anni successivi si è registrata una consistente diminuzione, che ha portato nel 2012 il numero dei decessi a 18, il valore più basso di tutto il decennio. Negli anni successivi, il numero dei decessi ha fatto registrare variazioni di segno contrapposto, con una leggera tendenza al rialzo. Dal 2009 al 2019 il numero dei morti è comunque sensibilmente diminuito (-49,0%).

E’ da rilevare l’elevato numero di pedoni fra le vittime della strada: nel 2019 sono deceduti 8 pedoni, pari al 30,8% del totale dei decessi per incidenti stradali, e sono rimati feriti 307, pari al 12,4% del totale dei feriti. La maggior parte dei pedoni deceduti, 6 su 8, erano persone anziane, di 65 anni e più.

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Grafico 8.6: Incidenti stradali, feriti e morti dal 2009 al 2019

Il mese con il maggior numero di incidenti stradali è stato giugno, con 180 incidenti, mentre il mese con il minor numero di incidenti stradali è stato agosto, con 131 incidenti (cfr. graf. 8.7).

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Grafico 8.7: Distribuzione degli incidenti stradali secondo i mesi dell’anno

Il giorno della settimana con il maggior numero di incidenti stradali è il lunedì, con 300 incidenti, seguito dal venerdì con 293. I giorni della settimana con il minor numero di incidenti stradali sono invece il sabato e la domenica, con 221 e 202 incidenti (cfr. graf. 8.8).

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Grafico 8.8: Distribuzione degli incidenti stradali secondo i giorni della settimana

Con riferimento alle ore del giorno, il maggior numero di incidenti stradali (121) si è verificato fra le 13.00 e le 14.00. Più in generale, il 70,8% degli incidenti si sono verificati fra le 8.00 e le 20.00 (cfr. graff. 8.9 e 8.10).

Infine, concentrando l’attenzione sulle ore notturne (da mezzanotte alle 6 del mattino), il maggior numero di incidenti si è verificato di sabato (venerdì notte) e domenica (sabato notte), diretta conseguenza dell’abitudine a far tardi nei fine settimana.

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Grafico 8.9: Distribuzione degli incidenti stradali secondo le ore del giorno

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Grafico 8.10: Distribuzione dei morti e feriti in incidenti stradali secondo le ore del giorno


[1] pre-Euro 1 o Euro 0: indica i veicoli "non catalizzati" a benzina e i veicoli "non ecodiesel";

Euro 1: ha introdotto l’obbligo per la casa costruttrice di montare la marmitta catalitica e di usare l’alimentazione a iniezione. E' entrata in vigore nel 1993.

Euro 2: normativa che ha richiesto modifiche anche sui diesel, è in vigore dal 1996.

Euro 3: in vigore dal 2000, relativa all'ulteriore diminuzione delle emissioni, è obbligatoria per gli autoveicoli fabbricati dopo il 1 gennaio 2001. Alcune auto potrebbero essere state immatricolate nel 2001 ma fabbricate nel 2000 e quindi prive di EURO 3; alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono dei veicoli immatricolati prima del 2001 che rispettano l'EURO 3.

Euro 4: in vigore dal 1° gennaio 2006. Alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono molti veicoli immatricolati prima del 2006 che rispettano l'EURO 4.

Euro 5: in vigore dal 1° settembre 2009. A partire dal mese di luglio 2008 le Case automobilistiche potevano omologare ed immatricolare automobili sia Euro 4 che Euro 5. A partire dal mese di settembre 2009 si potevano omologare solo automobili Euro 5, mentre si potevano continuare ad immatricolare sia automobili Euro 4 che Euro 5. A partire dal mese di gennaio 2011 si potranno omologare ed immatricolare solo automobili Euro 5.

Euro 6: in vigore dal 1º settembre 2014 per le omologazioni di nuovi modelli mentre diventerà obbligatoria dal 1º gennaio 2016 per tutte le vetture immatricolate. Le prime autovetture Euro 6 sono entrate nei listini a partire dal 2011.

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