torna indietro Repertorio Statistico

Periodo di riferimento 2017
I documenti pubblicati in queste pagine sono solo a titolo informativo.
Documenti da scaricare Documenti da scaricare
Capitolo 9 - Giustizia

Capitolo 9: GIUSTIZIA

I delitti denunciati

A Palermo, nel 2017, sono stati denunciati complessivamente dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria 29.715 delitti, valore in sensibile diminuzione rispetto al 2016, quando i delitti denunciati erano stati 31.507 (-5,7%).

La diminuzione del 2017 conferma la tendenza registrata già a partire dal 2015, quando - dopo anni di continui aumenti – il numero dei delitti denunciati aveva mostrato la prima sensibile diminuzione. Rispetto al 2012, quando vi erano state in totale 36.948 denunce, si rileva una diminuzione del 19,6%.

Il tasso di delittuosità totale[1], che nel 2012 era pari a 5.633,1 delitti ogni 100 mila abitanti, dopo aver raggiunto nel 2013 il livello di 5.760,1, nel 2015 è sceso a 5.133,3, nel 2016 a 4.674 e nel 2017 a 4.428 delitti ogni 100 mila abitanti.

Limitando l’analisi ai delitti che determinano maggiore allarme sociale, si rileva che nel 2017 si sono registrati 5 omicidi volontari, uno in più rispetto al 2016 (+25%). Nell’arco temporale considerato (2012-2017), il numero di omicidi volontari è andato da un minimo di 4, registrato nel 2012 e nel 2016, ad un massimo di 10, registrato nel 2013.

Sono invece sensibilmente diminuiti i tentati omicidi, passati da 22 a 11 (-50%). Il numero di tentati omicidi del 2017 è il più basso di tutto il periodo considerato, mentre il numero più elevato è quello registrato nel 2016 (22 tentati omicidi).

g9.1

Grafico 9.1: Tasso di delittuosità totale per omicidi volontari consumati e tentati omicidi – confronto con le grandi città italiane

Con riferimento agli omicidi volontari consumati, il tasso di delittuosità di Palermo è pari a 0,7 delitti ogni 100 mila abitanti. Nel confronto con i grandi Comuni italiani, Palermo si colloca al quinto posto insieme a Genova, dietro a Firenze (0 omicidi), Torino (0,2), Bologna (0,3) e Roma

(0,5). Le città con il tasso più elevato sono Bari (1,9 omicidi volontari ogni 100 mila abitanti) e Napoli (1,4).

Con riferimento ai tentati omicidi, i tassi più elevati si registrano ancora a Napoli (5,5 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti) e Bari (3,7), seguite da Milano (3,3), Catania e Torino (2,9 per entrambe). Palermo, con 1,6 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti, è nella parte alta della graduatoria, preceduta soltanto da Verona e Bologna (per entrambe 0,8) e Venezia (1,5) (cfr. graf. 9.1).

I furti nel 2017 hanno confermato la tendenza a un forte rallentamento già registrata a partire dal 2015: rispetto al 2016 sono diminuiti del 10,4%, passando da 18.719 a 16.776. Rispetto al 2012, quando i furti erano stati 22.182, il dato del 2017 è più basso del 24,4%.

I furti con strappo (ovvero gli scippi) sono passati da 651 nel 2012 a 816 nel 2013, fino a 895 nel 2014, mentre nel 2015 sono drasticamente scesi a 515, nel 2016 a 428 e nel 2017 a 360, con una diminuzione del 15,9% rispetto all’anno precedente e del 44,7% rispetto al 2012.

In controtendenza i furti con destrezza (ovvero i borseggi), che sono passati da 1.409 nel 2012 a 1.806 nel 2014. Dopo un leggero rallentamento registrato nel 2015, nel 2016 hanno ripreso la tendenza all’aumento, che li ha portati a 2.016 nel 2017, con un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente e del 43,1% rispetto al 2012.

Nel confronto con le altre grandi Città, Palermo, con 53,6 furti con strappo e 300,4 furti con destrezza ogni 100 mila abitanti, è la quarta città per il tasso relativo agli scippi, e addirittura la seconda città con il più basso tasso relativo ai borseggi, anche se – per questi specifici delitti, spesso di modesta entità – si deve tener conto della differente propensione a denunciare i delitti nei diversi contesti geografici (cfr. graf. 9.2).

g9.2

Grafico 9.2: Tasso di delittuosità totale per furti con strappo e furti con destrezza – confronto con le grandi città italiane

I furti in abitazioni, dopo la preoccupante impennata registrata nel 2012 e nel 2013, a partire dal 2014 hanno fatto registrare una sensibile diminuzione: nel 2012 si sono registrati 1.632 furti in abitazioni, nel 2013 1.719, mentre nel 2014 sono scesi a 1.440, nel 2015 sono stati 1.444 e nel 2016 1.061. Anche nel 2017 è proseguito il trend decrescente, con 932 furti in abitazioni, con una diminuzione del 12,2% rispetto all’anno precedente e del 42,9% rispetto al 2012.

Nel confronto con i grandi comuni italiani il fenomeno ha fortunatamente dimensioni ancora contenute: nel 2017 si sono registrati 138,9 furti ogni 100 mila abitanti, secondo miglior valore dopo Napoli (100), mentre, per esempio, a Bologna si sono registrati 535,2 furti in abitazioni ogni 100 mila abitanti, a Milano 521 e a Venezia 507,6.  (cfr. graf 9.3).

g9.3

Grafico 9.3: Tasso di delittuosità totale per furti in abitazioni – confronto con le grandi città italiane

I furti di mezzi di trasporto nel 2017 hanno mostrato tutti una diminuzione rispetto all’anno precedente. I furti di ciclomotori sono stati 651, il 9,8% in meno rispetto all’anno precedente e il 45,4% in meno rispetto al 2012.

I furti di motocicli sono stati 1.470, il 14,4% in meno rispetto al 2016 e il 35,9% in meno rispetto al 2012.

I furti di autovetture, che nei primi anni del periodo considerato mostravano una tendenza all’aumento, a partire dal 2015 hanno fatto registrare un’inversione del trend che nel 2017 li ha portati a 2.890, il 20,2% in meno rispetto al 2016 e il 26,7% in meno rispetto al 2012.

Nel confronto con i grandi Comuni, la città di Palermo, con riferimento ai furti di mezzi di trasporto, è fra le città con i tassi di delittuosità più elevati: con riferimento ai ciclomotori, con 97 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al terzo posto, dietro a Napoli (116,8) e Catania (98,2); con riferimento ai motocicli, con 219,1 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al quinto posto, dietro a Catania, Napoli, Genova e Milano; con riferimento alle autovetture, con 430,7 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al quinto posto, dietro a Catania, Bari, Napoli e Roma.

Nel confronto con i grandi Comuni si rileva anche la scarsa rilevanza del fenomeno nelle città venete (Verona e Venezia, quest’ultima grazie soprattutto alla ridotta diffusione di auto e moto), e il valore particolarmente elevato del tasso relativo ai furti di autovetture che si registra a Catania: 1.072,9 furti ogni 100 mila abitanti, contro i 682,9 furti della seconda città, Bari (cfr. graf. 9.4).

g9.4

Grafico 9.4: Tasso di delittuosità totale per furti di motocicli e furti di autovetture – confronto con le grandi città italiane

Le rapine in complesso, dopo il sensibile incremento fatto registrare nel 2012, quando hanno raggiunto quota 1.663, a partire dal 2013 hanno iniziato a seguire un trend decrescente, che le ha portato nel 2015 sotto quota 1.000. Nel 2017 si è rafforzata la tendenza alla diminuzione: si sono registrate infatti 693 rapine, il 29,6% in meno rispetto al 2016 e ben il 58,3% in meno rispetto al 2012.

Le rapine in abitazione, che già nel 2015 erano fortemente diminuite, hanno fatto registrare un sensibile decremento anche nel 2016 e nel 2017. Nel 2017, in particolare, si sono registrate 29 rapine in abitazione, il 27,5% in meno rispetto al 2016. Rispetto al 2012, quando si erano registrate 95 rapine in abitazione, la diminuzione è di oltre i due terzi (-69,5%).

Sono diminuite anche le rapine in banca: 11, il 21,4% in meno rispetto al 2016 e il 68,6% in meno rispetto al 2012.

Quasi dimezzate le rapine negli uffici postali:  nel 2017 sono state 8, il 46,7% in meno rispetto al 2016 e ben l’80% in meno rispetto al 2012.

Anche nel 2017, come già dal 2014, sono sensibilmente diminuite le rapine nei confronti di cittadini in pubblica via, passate da 798 nel 2012 fino a un massimo di 854 nel 2013, salvo poi flettere a 670 nel 2014 e a 549 nel 2015. Nel 2016 si sono registrate 509 rapine e nel 2017 390, il 23,4% in meno rispetto al 2016 e il 51,1% in meno rispetto al 2012.

Sono fortemente diminuite anche le rapine in esercizi commerciali: nel 2017 si sono registrate 109 rapine, il 46,6% in meno rispetto al 2016 e ben il 68,9% in meno rispetto al 2012.

Grazie alle sensibili diminuzioni registrate a Palermo negli ultimi anni, nel confronto con i grandi Comuni il capoluogo siciliano mostra un tasso di rapine in abitazione abbastanza contenuto: 4,3 rapine ogni 100 mila abitanti. Fanno meglio soltanto Venezia (3,4) e Catania e Roma (4,2 per entrambe). La città con il tasso più alto è Torino, con 9,4 rapine in abitazione ogni 100 mila abitanti, seguita da Milano (7,6).

Con riferimento alle rapine in banca, nel 2017 a Palermo si sono registrate 1,6 rapine ogni 100 mila abitanti, valore che pone la città al quarto posto fra i grandi comuni con il tasso più alto, dietro a Bari (3,1), Torino (2) e Catania (1,9). In coda alla classifica troviamo Verona (0,4).

Con riferimento alle rapine negli uffici postali, Palermo, con 1,2 rapine ogni 100 mila abitanti, è la terza città con il tasso più elevato, dietro a Catania (1,9) e Bari (1,5). A Verona, Bologna e Firenze nel 2017 non si è registrata nessuna rapina negli uffici postali.

g9.5

Grafico 9.5: Tasso di delittuosità totale per rapine in esercizi commerciali – confronto con le grandi città italiane

Con riferimento alle rapine presso esercizi commerciali, a Palermo si sono registrate nel 2016 16,2 rapine ogni 100 mila abitanti, valore che pone Palermo al quarto posto della classifica del rischio insieme a Genova, dopo Torino (26,3 rapine ogni 100 mila abitanti), Milano (23,4) e Roma (17,2). La classifica è chiusa da Catania, dove il tasso si ferma a 12,2 rapine ogni 100 mila abitanti (cfr. graf. 9.5).

Nel confronto con i grandi Comuni, si rileva infine il tasso delle rapine in pubblica via particolarmente elevato di Napoli (208,4 rapine ogni 100 mila abitanti), sensibilmente più elevato di tutti gli altri Comuni: la seconda città, infatti, è Milano, con un valore del tasso sensibilmente più basso, 150,5. Palermo, con 58,1 rapine in pubblica via ogni 100 mila abitanti, occupa il settimo posto fra i grandi comuni con il tasso più alto. La classifica è chiusa da Genova, con 32,1 rapine ogni 100 mila abitanti (cfr. graf. 9.6).

g9.6

Grafico 9.6: Tasso di delittuosità totale per rapine in pubblica via – confronto con le grandi città italiane


[1] numero di delitti per 100.000 abitanti

X

Ti è stata utile questa pagina?

Informativa privacy

Invia
Ti è stata utile questa pagina?
Per valutare questa pagina devi essere registrato  (Accedi)