Lavori Consiglio comunale. Dichiarazione di Viviana Lo Monaco (M5S)

"Nel silenzio assordante della massima Assemblea cittadina riunita per deliberare, oggi si è consumata l'ennesima prova di forza da parte di un Presidente del Consiglio comunale sempre più vittima dei propri impulsi e sempre meno rispettoso delle regole alle quali tutti, compreso lui, dovrebbero essere sottoposti. Il condizionale è d'obbligo, visto l'arbitrio che regna a Palermo. Trovo inaccettabile e profondamente grave la censura alla quale oggi sono stata sottoposta nella mia qualità di Consigliera comunale nell'esercizio delle mie funzioni a Sala delle Lapidi. Il Regolamento del Consiglio comunale,
all'art. 42, RICHIAMO AL REGOLAMENTO PER MOZIONE D’ORDINE O PER FATTO PERSONALE, recita che "Durante la discussione, è sempre concessa la parola ai/alle Consiglieri/e per richiamo alla legge, per richiamo al regolamento, per mozione d’ordine o per fatto personale. Ebbene, il Presidente, sprezzante dei miei richiami invocati dai banchi al Regolamento e alla Sig.ra Vicesegretario Generale, rimasta in silenzio, ha pubblicamente dichiarato di non ravvisare nessun elemento valido per darmi la parola, impedendomi di intervenire anche a fine seduta. Questo modo prepotente di presiedere, privo di qualunque forma di controllo e garanzia di democrazia, è un pessimo esempio dato ai cittadini spettatori e a quei rappresentanti delle istituzioni che meriterebbero parità di trattamento nel corso di un dibattito d'Aula, al di là degli schieramenti politici o delle opportunità momentaneamente ravvisate".
Lo dichiara Viviana Lo Monaco, capogruppo M5S a Palazzo delle Aquile